“Is it so hard to believe our hearts are made to be broken?”

Le donne preferiscono essere amate che amare. Gli uomini preferiscono scopare che amare. In entrambi i casi si sceglie la via più semplice.

Con il mio ex ragazzo sono stata la bellezza di tre anni. E sebbene l’illusione dell’amore ha mandato avanti quella storia per così tanto tempo,guardandomi indietro con occhi più sinceri, mi rendo conto che di amore non ce n’era. O almeno da parte mia. Ed era semplice,tremendamente semplice. Nessuna paura del futuro, nessuna paura dell’abbandono,del trdimento,del fallimento.

Ero innamorata del suo amore per me.

E così ho fatto altre volte,con storie meno serie e lunghe. Stavo insieme a quei ragazzi,ma in realtà ciò a cui tenevo era me stessa. Sempre attenta a non ferirmi,terrorizzata dal finire in pezzi che non sarei mai stata in grado di rimettere insieme. E quindi alimentavo la vorace fiamma del mio ego,con sentimenti altrui della cui reale natura poco mi importava.

La mia felicità veniva prima di tutto perchè non avrei mai permesso a qualcuno di riaprire le ferite che con tanta fatica avevo ricucito. Nessuno mi avrebbe più abbandonata,lasciata a crescre da sola con le mie paura e le mie insicurezze.

Avrei continuato così per sempre. Poi non so cosa sia cambiato. “Siccome ci riesce tanto bene,scopiamo senza troppi impegni” “Ok!”. Sono passati due anni e mezzo da quella conversazione. In me si sono fatti largo desideri che non avrei mai pensato di voler seriamente realizzare. L’idea che forse,una famiglia normale non è cosa poi così assurda. La voglia di sentire sempre la stessa voce darmi il buongiorno,le stesse dita a sfiorare la mia pelle. Non ho mai dato tanto di me ad una persona,nemmeno a quelle che l’hanno desiderato così tanto da farsi male.

Pensavo che le nostre vite si sarebbero incrociate perfettamente,pezzi complementari che formano un “per sempre”.

E ora nella mia vita solo pensieri confusi,paure che mozzano il fiato. In realtà io lo sapevo,sapevo come sarebbe finita la prima volta che mi ha baciato su quel divano. E allora mi chiedo perchè sono arrivata sino qui?

È davvero meglio “aver amato e poi sofferto,che non aver amato affatto?”

Scappate.

V.

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24 pensieri su ““Is it so hard to believe our hearts are made to be broken?”

  1. Ho sempre pensato che il non amare non sia affatto privo di sofferenza.
    Secondo me, se sofferenza deve essere (e ci tengo a precisare che la sofferenza, per quanto possa fare parte della vita, non ha nulla di figo e nulla di profondo, sempre secondo me) che sia per conoscere l’amore, l’amore vero però -anche se la sofferenza non è necessaria all’amore: c’è troppa sofferenza che viene scambiata per amore là fuori. E mi è piaciuto molto il tuo punto di vista sincero sul tuo passato.

    M’hai fatto fare la seria, shame on you! 😀

    • Mi piaci anche da seria! 😀
      La sofferenza non è necessaria all’amore,ma spesso ne è parte integrante

      • Sì, concordo. Quando si ha qualcosa (o qualcuno) da perdere, aumentano le paure e la sofferenza.

    • Molto vero…Accettare la possibilità di soffrire con la speranza di poter provare un sentimento di amore.
      Volevo negarmelo.
      Finchè ho scoperto che i discorsi sul distacco come mezzo per autotutelarsi mi danno l’orticaria.

      • Il distacco come autotutela,personalmente,è il solo modo che conosco per non andare in pezzi. E non sempre funziona

      • Io me l’ero imposto, contro la mia indole e contro la mia volontà. Poi ho iniziato a “subirlo” e niente, non ce l’ho più fatta.

        Da un certo punto di vista capisco e perfino ammiro chi ce la fa.
        Siamo tutte sulla stessa instabile barca :*

  2. Se penso a quanto ho sofferto, a quanto è grossa la cicatrice che dovrò sempre portarmi addosso come una croce, mi verrebbe voglia di contattare il Lacuna Inc. di ‘Eternal sunshine of a spotless mind’, che nel film è il centro medico che cancella i ricordi, e rimuovere ogni traccia di quell’ultima storia. Azzerare, formattare, come se niente fosse mai accaduto.
    Ma credo che niente succeda per caso, e che un giorno il senso di quell’amore sprecato, di quel dolore vissuto, mi si rivelerà in tutta chiarezza. Quindi sorrido, non scappo.

    • Della seria “Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile”. Non lo so,non ci ho mai creduto molto sinceramente.

      • Non ho detto che mi sarà utile, ma che troverà un suo senso. Magari negativo, chissà 🙂
        Che il dolore fortifichi non ci credo nemmeno io: indebolisce e basta. In un vecchio post scrissi qualcosa tipo “chiedete a chi ha avuto un infarto a 30 anni…”.

  3. È davvero meglio “aver amato e poi sofferto,che non aver amato affatto?”
    La risposta dipende dalle persone, dalle situazioni.
    Inutile provare a generalizzare su un concetto cosí poco concreto.

  4. firesidechats21

    Sì, “meglio aver amato e sofferto che non aver amato affatto” e ne sono fermamente convinto, nonostante abbia sofferto parecchio, soprattutto perchè provengo dall’altra parte della barricata. Si gioca e poi si perde, la nostra scelta sta tutta nell’amare e soffrire (in proporzioni variabili che non si possono conoscere prima di aprire la scatola) o non amare e non soffrire.
    Io scelgo di giocare e di amare, nonostante le paure, le ferite, l’incertezza. Perchè altrimenti non sarebbe una vita degna di essere vissuta, o almeno, non sarebbe quella che vorrei vivere io.

    • Questa volta siamo dalla stessa parte della barricata. Non so,l’ istinto di conservazione punterebbe in un’ altra direzione

      • firesidechats21

        Ma tu sei ben più che mero istinto. Cosa conserveresti? Avresti solo più lacrime da spendere per i lutti e i momenti bui che, qualunque possa essere la tua scelta, continueranno ad esserci inesorabilmente nel corso della vita. Si gioca d’azzardo V. e si perde, però si vince anche qualcosa…se non giochi hai perso in partenza, al massimo conservi i pochi spiccioli che avevi in tasca.

  5. Io non lo so se tutto il dolore che ho provato nei giorni-mesi immediatamente successivi a quando ho rotto con il mio ex potra mai trovare un senso o potrà mai servire a qualcosa di buono. Anzi, finora di bene non me ne ha fatto nemmeno un pò.
    Al momento, a distanza di un anno e mezzo, ancora non riesco a provare amore per nessuno, ed anche questo fa male, ed anche questo è un risultato di quel dolore.
    Quindi boh, la risposta alla tua domanda non la conosco.
    E comunque il titolo Himmico mi piace!=D

  6. è sempre meglio provarci! forse ti sei solo accontentata di una situazione anche se non era quello che volevi 🙂 buona ripartenza!

  7. solounoscoglio

    per quanto si cerchi evitare il dolore, si continuerà ad amare anche con il cuore che sanguina…credo che sia una punizione inflitta all’essere umano ai tempi della cacciata dal paradiso, tipo quella che la donna deve partorire con dolore…
    io me ne sono fatta una ragione.

  8. solounoscoglio

    una volta avevano il servizio militare…. adesso neanche quello…è un’ingiustizia!

  9. sarebbe meglio amare e non soffrire mai ma visto che credo sia impossibile meglio amare e soffire piuttosto che non amare mai.

    All’inizio (se soffri) non capisci e vorresti non aver mai amato a poi capisci…il tempo è una medicina potente! 🙂

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