Giorno 23. Un libro che credevi fosse come la gente ne parlava e invece sei rimasta o delusa o colpita.

Secondo me è il titolo che è fuorviante, che dà un senso di pesantezza. Quando dicevo “Ho intenzione di leggere/sto leggendo L’insostenibile leggerezza dell’essere” la gente sgranava gli occhi dicendo “Tu sei pazza,non arriverai mai in fondo,morirai di noia prima”. A me è piaciuto, trovo che Kundera sia uno dei pochi scrittori dell’est (che non mi piacciono generalmente per questo motivo) a non essere troppo prolisso.

V.

 

[Lo so,lo so che vi è mancato il mio stress da libri! 😉 ]

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19 pensieri su “Giorno 23. Un libro che credevi fosse come la gente ne parlava e invece sei rimasta o delusa o colpita.

  1. Tuailait. È ancora peggio di come me ne parlavano i miei amici.

  2. Libro fondamentale! Come “La lentezza” meno bello però. Ho registrato la stessa reazione più volte: ti pigliano per matta perché leggi Kundera. Bellissimo

  3. Io lo accantonai una marea di tempo fa, e il solo pensiero di doverlo riprendere in mano mi fa venire la nausea XD

  4. A me è piaciuto moltissimo!! Certo, non è un libro che si legge facilmente, ma secondo me è davvero un capolavoro!

  5. Questo libro mi ha dato l’esatta dimensione della parola “amore”, o meglio di una parola che racchiude l’amore stesso, la “compassione”: non “patire insieme”, o almeno non solo, ma la completa e disinteressata empatia tra due anime.

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